1° giorno (Sabato): Italia / Armenia.
Partenza dall’Italia. Arrivo all'aeroporto Zvartnots di Yerevan. Trasferimento libero in hotel. Tempo a disposizione per visite libero e relax. Cena Libera. Pernottamento.

 

2° giorno (Domenica): Yerevan / Echmiadzin / regione di Kotaik / Garni / Geghard / Yerevan
Prima colazione in hotel. Partenza ed arrivo ad Echmiadzin. Entrando in città è visibile l'antica chiesa del VII secolo dedicata a Santa Hripsime. È conosciuta per la sua raffinata architettura nello stile classico armeno. Proseguimento e visita della Cattedrale di Echmiadzin, un posto davvero spirituale che mostra la particolarità della Chiesa Armena. Proseguimento e visita delle rovine della Cattedrale di Zvartnots (VII secolo). Crollata per un terremoto avvenuto tra il 930 e il 1000, la Cattedrale è oggi ridotta in rovina. Una lunga campagna di scavi condotta tra il 1900 e il 1907 ha rivelato l'area del sito e l’importanza archeologica e architettonica del complesso. Sono visibili importanti sculture e altorilievi ed interessanti ornati raffiguranti viti e melograni. Proseguimento verso la regione di Kotaik. Lungo il percorso sosta presso l ' “Arco di Ciarents” il promontorio ove il grande poeta armeno Yeghishe Ciarents amava venire a contemplare il monte Ararat che si svela in tutto il suo splendore da questo piccolo arco eretto in sua memoria. Proseguimento e arrivo a Garni. Pranzo con dimostrazione della preparazione del pane tipico armeno: lavash, cotto nel forno interrato dalle donne del villaggio. Visita del Tempio del Sole di Garni (III° secolo a.C.), gioiello dell’architettura armena precristiana, l’unico monumento di cultura ellenistica conservato dopo la cristianizzazione in Armenia. Dal tempio si gode la magnifica veduta della gola, in fondo alla quale scorre il Fiume Azat. Ai lati si ergono pareti perpendicolari, di formazioni basaltiche cosiddette a "canna d’organo". Proseguimento per il Monastero di Geghard chiamato con il nome della lancia che trafisse il corpo di Cristo, ubicato in un profondo canyon molto spettacolare: per metà costruito dentro la roccia, risale, secondo la tradizione, al IV secolo. Rientro a Yerevan. Cena Libera. Pernottamento.

 

3° giorno (Lunedì): Yerevan /  Ashtarak /  Amberd / Ohanavan  / Haghpat
Prima colazione in hotel.  Partenza per Ashtarak (1.100 mt), antichissima e piccola città. Si visita la piccola chiesa di Karmravor. Questa minuscola cappella cruciforme che data dal VII° secolo ha conservato la sua copertura di tegole di origine sulla cupola ottagonale. Visita della fortezza di Amberd (2.300 mt) che si staglia contro uno scenario roccioso di fronte alla vallata dell’Ararat, e che fu distrutta ad opere delle truppe di Tamerlano nel XIV secolo. Proseguimento verso il monastero di Hovhannavanq (XIII secolo). Si attraverseranno i villaggi dei pastori yazidi, di culto zoroastriano, allevatori di capre e pecore sulle pendici del monte Aragats. Sosta presso la bottega artigiana di uno scultore di khatchkars (croci di pietra), cippi quadrati che possono avere funzione votiva, commemorativa o funeraria, raffiguranti una o più croci impresse sopra, decorate con arabeschi, fregi e diversi motivi. Arrivo a Haghpat, villaggio dell'Armenia settentrionale, situato in prossimità della città di Alaverdi e del confine con la Georgia. Cena e pernottamento in hotel.

 

4° giorno (Martedì): Hagpat e Sanahin, visita dei Monasteri / Akhtala / Alaverdi / Diligian
Prima colazione in hotel. Visita del complesso monastico di Sanahin e Haghpat. Questi due monasteri medievali rivelano una lunga tradizione di spiritualità (centro di fioritura culturale, scuola superiore di teologia, scriptorium, biblioteca, chiese e cappelle). Il monastero di Haghpat fa parte del patrimonio dell’Unesco. Proseguimento e visita di un altro monastero perduto nelle foreste di Lori, Akhtala. L’interno della chiesa di Akhtala è completamente affrescato in stile bizantino con dominanti di colore blu: una vera rarità. Al centro dell’abside è dipinta la madonna col bambino e tutte le pareti presentano figure di santi tra i quali si può riconoscere Gregorio l’Illuminatore, il fondatore della chiesa armena. Lungo la strada per Diligian, si attraverseranno villaggi di case bianche regolari in mezzo a distese di prati verdi simili ad isbe russe. Ogni casa ha un piccolo orto, e gli abitanti hanno capelli biondissimi, quasi bianchi ed occhi azzurri. Sono i molokani, nome che deriva dalla parola russa moloko, latte. Bevitori di latte, non osservavano i digiuni imposti dal calendario liturgico. Considerati eretici vennero cacciati dall'impero russo sotto lo zar Nicola I nel 1830 e deportati in questi luoghi. Pranzo in ristorante ad Alaverdi. Degustazione del famoso barbecue armeno, il piatto preferito di questa nazione. Cena e pernottamento in hotel a Diligian.  

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